Skin ADV
 
ASSOCIAZIONE
ATTIVITA' CULTURALI
SCUOLA DI GIAPPONESE
STUDIA IN GIAPPONE
LINGUA GIAPPONESE
TURISMO
LAVORO IN GIAPPONE

ARTI TRADIZIONALI
edo anime
geisha e arte
sumo
karate
kendo
aikido
go
arco e spada
tatuaggi
kimono
cerimonia del te
ikebana
bonsai
teatro e letteratura
pittura
carta
artigianato
musica
origami
architettura
ARTI MODERNE
SOCIETA'
CUCINA
GLOSSARIO
PHOTOGALLERY
COLLABORATORI
TESSERA ASSOCIATIVA
LINK
CONTATTI
 
SITE MAP
 
 
 

Carta tradizonale

Quando sentite la parola “carta”, che cosa vi verra’ in mente? Libri? Quaderni? Carta igenica? Fazzolettini di carta? Qui vi presento la carta tradizionale giapponese, la carta fatta a mano. I tipi di carta che noi usiamo nella nostra vita quotidiana sono prodotti inmaniera industriale, ma questa carta fatta da mano e’ completamente diversa da quella che si usa comunemente. Spero che vi appassioniate a questo tipo di carta dopo aver letto questa presentazione.

Storia

La storia della carta cominciò nel 2500 a.c.: il papiro era usato in Egitto per registrare documenti storici. Prima che il metodo di fabbricare la carta venisse importato in Giappone, la carta veniva prodotta dal lino usato per fabbricare le reti da pesca e dalla corteccia degli alberi, in Cina. Nell’antichità i cinesi viaggiavano nei paesi confinanti e propagavano il Buddismo anche attraverso la carta; in seguito in Giappone, nel 600 d.C., venne importato l’inchiostro da Kokuri, l’antica Corea. A quel tempo i giapponesi inventarono vari metodi per creare la carta, che si diffuse in tuttto il Giappone. La carta poteva essere usata anche per pagare i tributi ai signori feudali, al pari di altro materiale pregiato come ad esempio il riso.

Nel 1874, una ditta giapponese inventò il metodo di produzione a macchina della carta, in seguito la carta di tipo industriale si diffuse in tutto il Giappone, i giapponesi hanno cominciato a usare la carta fatta con le macchine in sostituzione di quella fatta a mano, nella loro vita quotidiana. Con il passar del tempo, il crescente costo della carta fatta a mano ha reso il suo uso proibitivo, anche per la diminuizione del numero di artigiani che la producono. Tuttavia, per proteggere la cultura della carta fatta a mano è stata fondata nel 1963 un’associazione che svolge attività di promozione di questa antica tradizione. Inoltre il governo giapponese conferisce ai migliori artigiani l’onore di essere considerati “gloria nazionale vivente”, e classifica le diverse tecniche di produzione artigianale della carta come beni culturali.

Processo di fabbricazione della carta

Per fabbricare la carta, si ha bisogno delle materie prime, quasi degli ingredienti. Qui presento la differenza tra le materie prima di tipi di carta non giapponesi, fatti a macchina e fatti a mano.

La carta fatta a mano negli altri paesi deriva da: cotone, o stoffa di seconda mano o riciclata (per esempio Ambert di Francia)

La carta prodotta a macchina deriva da : pasta di carta

La carta fatta a mano giapponese viene da : corteccia degli alberi.

Per esempio : kozo (un tipo di gelso)

mitsumata (un tipo di dafne), ganpi (un tipo di garofano).

Gli alberi, tagliati fra gennaio e febbraio, vengono fatti bollire, macerati e trasformati in cellulosa. E’ necessario parecchio tanto tempo per ottenere della buona cellulosa dalle corteccie.

Inoltre, c’è un importante ingrediente per la carta fatta da mano. E’ il liquido vescolo campionato dalla radice di un tipo di malva oppure dalla corteccia di un tipo di sassifraga. Non lo usa nelle altre carte straniere. Il liquido vescolo è molto tipico della carta tradizionale giapponese.

In seguito al processo di preparazione degli ingredienti, è possibile fabbricare la carta con degli appositi strumenti.

Questi strumenti in giapponese si chiamano Su e Keta, quando li combiniamo in un unico attrezzo diventa un suketa.

Fune (scatola da legno)

  1. In un fune, mettiamo l’acqua, la cellulosa, il liquido vescolo.

  2. Dopo aver mescolato bene, immergiamo suketa in fune.

  3. Immergiamo nell’acqua il suketa, scuotendo e ripetendo piu’ volte fino a quando si forma un sottile strato di carta

  4. Togliamo il su dal keta e mettiamo la carta su un ripiano, e accumulandone diversi strati.

  5. Le pile di carta sono lasciate a scolare giorno e notte.

  6. Premiamo la pila con una pietra o una pressa (per un giorno e una notte)

  7. Stacchiamo una carta secca dalla pira e la attacchiamo su un’asse, in questo momento il lato che aderisce all’asse e’ lucido, quindi diventa il lato dritto di carta.

In questo modo abbiamo finalmente completato la carta fatta a mano.

GUARDA LE FOTO DELLA FABBRICAZIONE ARTIGIANALE DELLA CARTA

Come usare la carta tradizionale al giorno d’oggi

In passato, la carta si usava per tramandare gli avvenimenti storici e gli annali. Invece adesso la carta ha un uso diverso dal passato, e possiamo vederlo nella vita quotidiana. Vi presento 2 prodotti ottenuti dalla carta tradizionale giapponese.

  1. Borsa fatta da carta artigianale

Questa borsa che si chiama SI-WA è stata possibile grazie alla collaborazione fra un cartaio della vecchia fondazione e uno stilista. Per rendere possibile questa produzione, il cartaio ha inventato una carta speciale che non si strappa con l’uso, con una parte in nylon. Sebbene venga impegato anche il nylon, il metodo tradizionale di fabbricare la stoffa della borsa ne fanno un oggetto che sembra creato con la carta fatta a mano.

  1. Utilizzo per l’illuminazione

In Giappone, come in Italia, ci sono professionisti designer di apparecchi per l’illuminazione. Alcuni di loro hanno messo gli occhi sulla carta come materiale innovativo ed ora producono lampade con l’uso della carta fatta a mano. Ci sono tanti designer in questo campo. E’ possibile vederli in vari posti; nelle abitazioni o nei centri commerciali, o addirittura nei servizi di pubblica ulitità!

Scritto da Kie Kano, Insegnante di giapponese per Ochacaffè nell'anno 2009, ora tornata in Giappone da dove collabora con l'associazione.